venerdì 5 febbraio 2010

OS_SESSI_ONI

Il Garante per la privacy ha dato a varie personalità (istituzionali e non) ragione, vietando il trattamento e l'la diffusione di immagini raccolte in modo illegittimo, "sbirciando" attraverso la vita privata delle persone. Se sei arrivato sino a qui non ti sei limitato ad utilizzare il mio blog in maniera utile e secondo gli obiettivi del mio ruolo istituzionale, ma stai invadendo la mia privacy di privato cittadino. Sono io che devo decidere chi mi può contattare, chi può leggere quello che scrivo, chi può inserire commenti nelle mie pagine, che diritti hanno gli utenti dei gruppi ai quali appartengo. ogni volta che hai avuto accesso alle mie pagien personali attraverso il mio profilo hai commesso un'invasione della mia privacy che può essere punità secondo la legge. Anche adesso che sei entrato, si può sapere che sei entrato, e il tuo I.P. può esseremesso a disposizione degli organi di investigazione, può da questi essere reperito e può ricevere sanzioni. Sei tu che hai scelto di venire qui. E' come entrare a casa di qualcuno, senza bussare e fare un giro delle stanze, scattando qualche foto quì e là.


Cirus Rinaldi

martedì 16 dicembre 2008

giovedì 11 dicembre 2008

Massimo Canevacci Ribeiro - Una stupita fatticità. Feticismi visuali tra corpi e metropoli - Costa & Nolan


La cultura contemporanea è caratterizzata dalla proliferazione di nuove forme di feticismo radicalmente trasformate, rispetto a quelle classiche, dai flussi della comunicazione digitale e del consumo performativo. Il titolo del libro cita un concetto che Adorno usa per criticare il metodo che cerca di dissolvere i processi di reificazione rivendicato da Benjamin: forare le fatticità visuali, cioè l’insieme di oggetti-cose-merci, con lo stupore di uno sguardo che è avvolto e che fuoriesce dai feticismi. L’autore parte da questo concetto – la stupita fatticità, tratto dalla corrispondenza tra i due amici – per adeguarlo alla penetrazione minuziosa e perturbativa degli attuali feticismi attraverso alcune parole-chiave: bodyscape, location, attrattore. Ovvero tra i movimenti e i mutamenti del corpo panoramatico di un multividuo che fluttua tra luoghi, spazi, zone, interstizi della metropoli comunicazionale. Gli attrattori sono codici visuali ad alto valore feticista che attraggono e fissano lo sguardo. Sono policentrici e polimorfi, sincretici e fetish. Sono il movimento zero della pupilla. Da questa prospettiva, la ricerca si snoda sull’attrazione di corpi proliferanti in pubblicità, design, arte, architettura, moda; sui nessi tra sessualità-erotismo-porno; sulle bambole illusive di Rilke, perverse di Hans Bellmer, stupite di Simon Yotsuya. Infine disegna la prospettiva di un metafeticismo come possibilità politica comunicazionale per fatticità corporee liberate dallo stupore.

Don DeLillo - Body artist - Einaudi, 2001

La costa oceanica semideserta. Una vecchia casa. Rey, un maturo regista, e Lauren, una giovane body artist, sono sposati da pochi mesi quando lui si uccide, lontano, a New York. Lei rimane nella casa isolata e la lenta elaborazione del lutto passa attraverso stadi e stati di allucinazione sempre più tangibili, sempre più reali fino a tradursi in espressione artistica, in una trasformazione del corpo che ha il sapore della rinascita oltre che dell'opera d'arte.

mercoledì 26 novembre 2008

torture

wislawa szymborska

torture

nulla è cambiato.

il corpo è suscettibile al dolore

deve mangiare respirare e dormire

ha pelle sottile e subito sotto sangue

ha una buona riserva di denti e di unghie

ossa rompibili e giunture estensibili

nelle torture di tutto ciò si tiene conto.

nulla è cambiato.

i! corpo trema come tremava

prima della fondazione di roma e dopo

nel ventesimo secolo prima e dopo cristo

le torture sono così da sempre

solo la terra è cresciuta di meno

e qualunque cosa accade

sembra giusta dall'altra parte del muro.

nulla è cambiato c'è soltanto più gente

oltre le vecchie offese ne compaiono di nuove

reali immaginarie temporanee e inesistenti

ma il grido con cui il corpo risponde loro

era è e sarà un grido di innocenza

secondo eterni registri e misure

nulla è cambiato

se non forse i modi le cerimonie le danze

anche se !l gesto delle mani

che proteggono il capo

è rimasto lo stesso.

il corpo si torce dimena e divincola

le gambe cedono cade le ginocchia in aria

livido gonfio sbava e sanguina.

nulla è cambiato tranne i confini

la linea dei boschi litorali deserti e ghiacciai.

tra questi scenari l'anima (animula vagula blandula) vaga

sparisce ritorna si fa più vicina si allontana

estranea a sè stessa elusiva

ora certa ora incerta del proprio esistere

mentre il corpo c'è e c'è e c'è

e non ha un posto suo